Terapia della Gestalt
F. Perls
Concetto figura/sfondo
La teoria della Gestalt considera l’organismo e l’ambiente come un insieme in interazione e in integrazione: un campo, una gestalt o una configurazione.
L’esperienza si verifica ai confini tra l’organismo e l’ambiente,
“essa è contatto, funzionamento del confine tra organismo e ambiente”(Pearls, Hofferline, Goodman).
Il contatto, come processo che permette la crescita (l’assimilazione) consiste, all’interno del campo individuo-ambiente, nella formazione di una figura prevalente su uno sfondo; tale rapporto (figura/sfondo) si forma in un processo dinamico
“nel corso del quale le pressioni e le risorse del campo cedono progressivamente le loro energie all’interesse, alla luminosità e alla forza della figura dominante”(Pearls, Hofferline, Goodman).
La terapia consiste nell’analisi della struttura interna dell’esperienza, agendo su di essa diventa possibile ricostituire i rapporti dinamici tra figura e sfondo.
Il nevrotico ha perso la capacità di organizzare i suoi comportamenti secondo una gerarchia di bisogni. Non riesce, cioè, a concentrarsi sulla figura principale che emerge dallo sfondo o potremmo dire che non riesce a decifrare ciò che accade nel
“confine di contatto tra l’individuo e l’ambiente” (Pearls)
Scoprire e identificare sè stesso nei suoi molteplici bisogni, riuscire a dargli una priorità e gerarchia, imparare a concentrarsi e coinvolgersi totalmente in quello che fa fino a quando non riesce a chiudere la gestalt sono “l’organizzazione più ambiente uguale campo”. L’individuo è dotato del suo sistema sensoriale che gli permette di “orientarsi” e del sistema motorio come mezzo di “manipolazione”. Uno non è in funzione dell’altro ma entrambi sono funzioni dell’essere umano e in rapporto dialettico tra di loro. Il sistema di orientamento scopre cosa è necessario intuendo gli oggetti che soddisferanno i bisogni. Il sistema motorio manipolerà l’ambiente e l’oggetto in modo da ripristinare l’equilibrio orgasmico e “chiudere la gestalt”.
Inoltre l’individuo possiede anche
“atteggiamenti verso quelle cose che possono aiutare o ostacolare la sua ricerca di appagamento” (Pearls).
Questi oggetti diventano delle figure sullo sfondo e possono essere desiderabili ricevendo una carica energetica positiva o indesiderabili, per il loro valore minaccioso o non soddisfacente, e ricevere una carica energetica negativa. Nel “confine di contatto nel campo organismo/ambiente” le cariche energetiche positive con cui siamo in contatto e le cariche energetiche negative da cui ci ritiriamo sono degli “opposti dialettici”. Le descrizioni fenomenologiche dei modi di affrontare gli eventi psicologici sono i mezzi che l’individuo ha per trattare gli oggetti al confine di contatto.
La Gestalt, per il lavoro sul proprio corpo, emozioni, sensazioni e immaginazione può essere utilizzato:
- in contesti prettamente terapeutici
- nel counseling
- nella formazione
- nella supervisione
- nell’empowerment
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